Pizzaballa: ‘Il pellegrinaggio in Terra Santa è sicuro’
Incontro ieri a Milano per tracciare un’analisi della situazione nel Paese, presenti anche i maggiori t.o. del Nord Italia specializzati nel turismo religioso
“Il pellegrinaggio religioso in Terra Santa è sicuro. Così come le zone turistiche sono lontane da qualsiasi forma di pericolo”. E’ il messaggio lanciato da padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa in occasione dell’incontro che si è tenuto oggi, a Milano, per un’analisi della situazione dei pellegrinaggi in Terra Santa.
Presenti all’incontro Tzvi Lotan, consigliere affari turistici, Ambasciata d’Israele, Alberto Corti, direttore Federviaggio, don Luciano Mainini, segretario generale Spi e i rappresentanti dei maggiori t.o. del Nord Italia specializzati in pellegrinaggi e turismo religioso che hanno dato la loro testimonianza in merito. A ribadire la condizione di sicurezza presente nel Paese anche Alberto Corti. “Non vedo alcun motivo di apprensione o di modifiche in particolare sulla destinazione – ha sottolineato il direttore di Federviaggio -. Si parla di una terra benedetta in tutti i sensi, di un positivo contagio benefico come attestano i dati 2010 dell’Organizzazione mondiale del turismo con 2 milioni e 805mila stranieri in Israele pari ad un +21% sul 2009. In quell’anno il mondo è cresciuto intorno al 7% e l’Europa intorno al 3%”. Tra i dati segnalati da Corti anche la spesa dei turisti che hanno visitato Israele, poco meno di 4 miliardi di euro. “Un ‘contagio’ che non si ferma nonostante quello che sta avvenendo – ha aggiunto il manager -, un ‘contagio’ che noi stessi abbiamo provato l’anno scorso facendo il meeting degli associati Federviaggio in Israele”. Un Paese che il manager definisce “emozionante, che si offre a mille turismi, da quello giovanile a quello sportivo, da quello culturale a quello spirituale anche non solo legato al pellegrinaggio” e che offre diverse possibilità di investimento da poter sviluppare. |